Conoscenze personaggio & Conoscenze giocatore

Ciò che il giocatore sa sul gioco sono molte più di quello che il personaggio effettivamente sa.

Si potrebbe fare una grande distinzione tra il gioco on line e quello cartaceo.
In quello cartaceo le conoscenze del giocatore si limitano alla conoscenza delle caratteristiche delle creature che il dm gli pone contro, i punti deboli di altri giocatori o png che deve affrontare.
Nel gioco on line invece le conoscenze che un giocatore apprende sono molteplici. Il gioco attivo di altri giocatori, “segreti” di alcune giocate solo guardate e non partecipate, le caratteristiche dei mostri e degli stessi pg che affrontano.

C’è però un altro aspetto che mi incuriosisce. Così come i nostri nonni sapevano cose sulla campagna, sulla coltivazione, sugli animali, su tante piccole cose che tutt’ora noi ignoriamo perché troppo abituati a questa vita di agi,un personaggio dovrebbe averle assodate di base.

In termini di gioco, ci dovrebbero essere dei bonus i base al background che il giocatore si porta alle spalle.

Cosa ne pensate?

Dipende che bonus intendi perchè se inserisci in un gioco online dei bonus da BG corri sempre il rischio che qualcuno si aspetti agevolazioni troppo elevate costruendosi un BG corposo e studiato appositamente per apprendere in modo gratuito alcuni bonus.

pensavo ad un +2 in qualche abilità, nulla più. certo tutto sarebeb sempre a discrezione del DM. se da BG il giocatore decide che ha fatto molti lavori per mantenersi in vita, si può sfruttare tale bonus solo per 1 o 2 abilità a scelta.

sinceramente sono contraria ai bonus da BG, piuttosto renderei il bg obbligatorio e se qualcuno ( come quasi tutti fanno) si fa il classico BG da personaggio della saga manga per fare il figone e poi non lo segue con bonus e malus (ovviamente ci devono essere entrambi) , beh, allora sarei più favorevole ad una penalità: il buon gioco dovrebbe essere un dovere, e non dovrebbe essere necessario premiarlo (anche perchè nel momento in cui vengono dati premi si creano situazioni di sgradevoli invidie ed ipocrisie). Punizioni e non premi, ovviamente ci saranno sempre problemi con l'utenza, e l'amministrazione dovrebbe saperlo bene.

Ci sono delle abilità che rispecchiano il bg del personaggio, tra cui le conoscenze ad esempio. Troverei ridicolo qualcuno che si giocasse (come ho visto fare) un pg con conoscenze dei piani infernali perchè nel bg ha scritto di aver letto dei libri SENZA aver messo neppure un punticino nelle conoscenze piani...

Il BG deve trovare una corrispondenza nelle abilità e nelle caratteristiche del personaggio, e non il contrario... Ovvero non sarebbe corretto donare dei punti gratis a qualcuno che si è limitato a scrivere una qualcosa che il suo pg avrebbe conosciuto senza pagare i dovuti punti nella creazione dello stesso...

U_U

Vorrei anche ricordare che questa è una sezione del forum dedicata ai gdr di tipo tradizionale e quindi magari sposterei la discussione in una sezione più appropriata ^^

io non mi volevo riferire unicamente al gdr on line, ma ad entrambe le versioni possibili.

quindi, informarsi sullo stile di vita, la cultura che un uomo del 1400 aveva sul mondo che lo circondava, è un compito che spetta unicamente al giocatore?

Secondo me il master ha il compito di spiegare l'ambientazione nella maniera più chiara e concisa, in modo da evitare che si verifichino situazioni grossolane. Sta ai giocatori poi rendere "reale" il proprio pg, sempre ovviamente con il supporto del master che deve metterli in condizioni di poterlo fare e che per primo deve avere le conoscenze adatte. D&D è comunque è un gioco fantasy e semplice, esistono giochi ben più complessi come ambientazione e con una connotazione storica molto più marcata (Pendragon, Lex Arcana, ma anche Legend of the Five Rings).

Giocare ad un gioco di ruolo non è come giocare a Cluedo: per giocarlo davvero (e divertirsi veramente) e non limitarsi a fare roll play è necessario avere delle conoscenze di base, in primis il master e poi i giocatori. Se non si hanno queste conoscenze e non si vogliono avere, meglio lasciar perdere e giocare a wow o altri giochini per consolle. E' inutile giocare a Cthulhu nel 1890 se non si conosce come era la vita vittoriana, inutile giocare a Usagi Yojimbo se non si conosce il Giappone feudale. Per divertirsi davvero occorre immedesimarsi nell'ambientazione, cosa che non può avvenire se non si hanno delle conoscenze di base della stessa. Piegare l'ambientazione a conoscenze limitate o peggio ai propri desideri, è sicuramente lesivo per la qualità del gioco e del divertimento ad esso associato. Per giocare bene può essere utile riprendere i vecchi libri di scuola, e può essere un'occasione (come io stessa ho provato) per aumentare il proprio bagaglio culturale.

Ci sono personaggi più facili da interpretare e personaggi più complessi, in genere un combattente sarà più semplice (ma vedere cose come armature di metallo indossate direttamente sulla pelle è agghiacciante), mentre un sacerdote o una persona istruita sarà più complesso. Ricordiamo che è vero che il pg ha le sue caratteristiche che sono diverse da quelle del giocatore, ma è anche vero che non è possibile interpretare coerentemente qualcuno che ha una cultura maggiore di quella del giocatore...

Quindi il master deve lavorare tanto, per mettere i giocatori nelle condizioni migliori per poter interpretare meglio il proprio pg (anche delle semplici schede riassuntive da distribuire prima della creazione del personaggio possono servire), ma i giocatori da parte loro devono impegnarsi a scegliere innanzitutto un pg coerente con le proprie conoscenze, ed poi a cercare di apprendere ciò che può essere utile per rendere "reale" questo pg senza rendere vani gli sforzi e l'impegno del master e degli altri giocatori.